La sfera del private equity fornisce occasioni per investimento potenzialmente molto interessanti, in grado di sfruttare i migliori meccanismi del sistema economico e di ridurre i rischi posti in essere dai mercati finanziari.
L’espressione suggerisce un certo grado di complessità ma in realtà il principio che sta alla base dell’uso in senso finanziario del private equity è molto semplice e, anzi, fa riferimento a dinamiche “naturali” di finanziamento.
Qui parlo del private equity. assumendo il punto di vista dell’investitore e… Del piccolo risparmiatore.
Cos’è il private equity
La sfera del private equity non è nient’altro che un mercato all’interno del quale alcune imprese si finanziano, e gli operatori investono.
E’ private, in quanto le contrattazioni avvengono al di fuori dei contesti pubblici: la borsa, il mercato azionario, dunque rimangono fuori.
E’ equity in quanto l’oggetto dell’investimento è comunque la proprietà delle società. O, per meglio dire, parti della proprietà.
Come funziona il private equity? I fondi di private equity individuano imprese, aziende in genere medio-grandi, che sembrano promettere bene. Organizzano dunque capitalizzazioni mediante acquisto titoli societari e si rivolgono agli investitori per raccogliere il denaro.
Gli investitori sottoscrivono quote del fondo, dunque di fatto investono nello sviluppo di quelle imprese, ma rimanendo comunque al di fuori del mercato azionario.
I vantaggi del private equity
Il private equity, dal punto di vista dell’investitore, presenta almeno due grandi vantaggi. In primo luogo, si basa su un meccanismo genuino, ovvero sull’investimento finalizzato alla crescita e allo sviluppo. Le società target, infatti, sono scelte (di norma) per le loro prospettive di crescita o per la capacità di organizzare progetti di espansione. Si investe in qualcosa di reale, dunque.
Il secondo vantaggio consiste nella protezione dalla volatilità. Non che il private equity sia completamente al riparo da questo fenomeno, ma di certo è più protetto rispetto agli investimenti nell’azionario. I prezzi dell’azionario quotato dipendono non solo da elementi di tipo tecnico, ma anche emotivo, e spesso si segnala una scollatura tra le performance di un titolo azionario e le performance della società emittente a livello economico, commerciale, imprenditoriale.
Il private equity, operando al di fuori della borsa, restituisce dinamiche più reali, genuine e quindi facilmente analizzabili.
L’unico ostacolo e come superarlo
Ciò significa che il private equity è la soluzione di investimento definitiva? Ovviamente no, la perfezione è un concetto che non ha cittadinanza, quando si parla di investimento. Si contano anche alcuni svantaggi connessi a questa pratica.
In primo luogo, molto è in mano al gestore del fondo, che deve essere bravo a individuare le società target. La componente discrezionale, per quanto mediata da metodiche di analisi ben codificate, è ancora determinante. Il rischio che l’investimento performi meno del previsto è comunque dietro l’angolo.
Secondariamente, il private equity è storicamente appannaggio dei grandi capitali. Le barriere all’entrata sono infatti molto alte, si parla di centinaia di migliaia di euro. Una cifra alla portata dei grandi investitori, dei grandi risparmiatori, delle imprese, ma non del cittadino comune.
Per fortuna, c’è chi aggira questo ostacolo, abbattendo le barriere all’entrata. Alcuni istituti particolarmente lungimiranti, come Azimut, propongono quote di fondi private equity a partire da 10.000 euro, o poco più.
La questione è comunque complessa, in quanto è necessario mediare tra promesse di rendimento, costi iniziali e caratteristiche delle società target. Da soli è veramente difficile trovare la quadra. Il consiglio è di farsi accompagnare da un esperto. Un consulente che conosce il mercato e che sia in grado di conoscere voi, creando un match potenzialmente molto proficuo.
Io appartengo a questa categoria di consulenti. Nel corso degli anni ho aiutato singoli, famiglie e imprese alla ricerca dell’investimento più adatto, spesso ho trattato anche investimenti di private equity.
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