Come investire per superare l’inflazione

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Cultura Finanziaria

L’IPC – ovvero l’inflazione – è in crescita in Europa, soprattutto se si paragonano i dati odierni con quelli degli anni passati. Ciò rappresenta un potenziale pericolo per l’economia, ma anche per il singolo, specie se ha a disposizione della liquidità “parcheggiata”, non destinata agli investimenti.

Vediamo insieme gli ultimi dati sull’inflazione, ragioniamo sulle prospettive e sulle pratiche migliori per mettersi al riparo da questo fenomeno. 

Gli ultimi dati sull’IPC

Prima di tutto, una nota terminologica. IPC sta per Indice dei Prezzi al Consumo. Il parametro sta a indicare quella che comunemente è nota come “inflazione”. IPC si contrappone a IPP, Indice dei Prezzi alla Produzione, che è semplicemente l’inflazione rilevata in un punto precedente della filiera e in grado di esprimere (tra le altre cose) un valore predittivo.

L’inflazione non è sempre “cattiva”. Se moderata, in genere attorno al 2%, favorisce l’economia. Un’inflazione alta cagiona problemi in quanto riduce il potere di acquisto. Un’inflazione bassa cagiona problemi di natura economica quali la compressione dei salari, una riduzione delle vendite (in quanto vengono ritardati gli acquisti).

Una inflazione troppo alta o troppo bassa, poi, cagiona problemi ai risparmiatori e agli investitori. Nel primo caso, la liquidità “ferma” rischia di perdere parte del suo valore effettivo. Nel secondo caso causa, spesso in modo indiretto, una compressione dei rendimenti. 

Com’è messa l’Italia per quanto riguarda l’inflazione? Quella rilevata a giugno, anno su anno, è pari al +1,3%. Di per sé non preoccupante, visto che è comunque lontana dalla soglia del 2%. A fare specie è però il trend, dunque il confronto rispetto ai dati degli anni passata (al netto della lieve diminuzione rispetto alla rilevazione di maggio). 

Nel 2019 i prezzi erano aumentati dello 0,6%, mentre nel 2020 erano addirittura diminuiti dello 0,2%.

Cosa sta accadendo? Rispondere è relativamente semplice: stanno sortendo i propri effetti le politiche monetarie ultra-espansive della BCE e le politiche fiscali morbide decise dal governo nazionale.

Da un lato ciò non preoccupa più di tanto, dal momento che l’aumento dell’inflazione è puramente congiunturale e dovuto a un fenomeno circoscritto. D’altrocanto, il legame con l’approccio monetario-fiscale aggressivo lascia pensare a un percorso inflattivo ancora lontano dal suo esaurimento naturale: le politiche monetarie e fiscali rimarranno morbide per ancora molto tempo.

Mettersi al riparo dall’inflazione elevata

Un IPC in crescita è sempre un pericolo per una specifica categoria di risparmiatori. Ovvero, per coloro che detengono del capitale fermo, non investito. In quel caso, gli anemici e spesso inesistenti rendimenti dei conti correnti e dei depositi non sono affatto in grado di compensare l’aumento dei prezzi.

E’ un problema da poco quando i prezzi aumentano leggermente. Diventa un problema grosso se i prezzi accelerano e intraprendono una corsa al rialzo verso il 2% e oltre. 

Come si combatte questo fenomeno? Anche in questo caso, la risposta è semplice: investendo. Solo in questo modo, è possibile produrre rendimenti tale da – potenzialmente – compensare l’inflazione. 

Si tratta di un ragionamento che vale sempre e comunque, ma soprattutto quando l’IPC è dato in crescita, come in questo caso.

Chi detiene del capitale, non è chiamato a investire necessariamente su prodotti ad altissimo rendimento e ad alto rischio. Spesso sono sufficienti prodotti compatibili con un profilo di rischio moderato o addirittura basso. Dipende dagli obiettivi e dalle caratteristiche del risparmiatore-investitore.

Attentenzione al fai da te

La questione è più complessa di quanto si possa immaginare. Se l’utilità degli investimenti in un contesto di alta inflazione è un concetto evidente, le modalità e i giusti approcci pongono in essere elementi di complessità che spesso vanno oltre le competenze del singolo.

Il rischio è di passare dalla padella alla brace, di impegnare il capitale in prodotti poco adatti alle proprie corde o difficili da gestire.

Il consiglio, dunque, è di farsi consigliare e accompagnare nel percorso di investimento da un consulente esperto. 

Tra le mie attività, spicca proprio la protezione del capitale dal rischio di inflazione. Durante la mia carriera ho assistito molti risparmiatori consapevoli della necessità di mettere al riparo il proprio denaro dall’inflazione. 

Puoi contattarmi a questa pagina. Sarò felice di ragionare con te sul percorso migliore per raggiungere i tuoi obiettivi. 

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