Elon Musk biografia alternativa: dai suoi insuccessi una lezione per gli investitori

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Cultura Finanziaria

Quando si cercano notizie su Elon Musk la biografia che se ne trae è quella di un imprenditore di successo, una sorta di re Mida in grado di trasformare i sogni in realtà. Che Elon Musk abbia raccolto un enorme successo è innegabile. 

Tuttavia, per comprendere il personaggio e trarre dei buoni insegnamento dalla sua storia è necessario guardare anche il rovescio della medaglia, il dietro le quinte, gli eventi che hanno segnato – almeno in prima battuta – in modo negativo la sua vita personale e di imprenditore.

Proprio su questo voglio soffermarmi: sugli insuccessi che hanno caratterizzato una parte della vita di Elon Musk. Reputo infatti che possano dire molto agli investitori, e che rappresentino una splendida metafora del comportamento più adeguato per chi vuole investire i suoi capitali.

Gli insuccessi di Elon Musk

C’è solo l’imbarazzo della scelta, se l’oggetto dell’indagine sono gli insuccessi di Elon Musk. D’altronde, la sua carriera imprenditoriale è già molto lunga. In primis, perché è più anziano di quello che sembra. Non li dimostra, ma ha 50 anni. Secondariamente, perché ha iniziato molto presto. L’aneddoto che lo ritrae già a 12 anni “piccolo imprenditore”, atto a vendere un videogioco di suo creazione in cambio di 500 dollari magari non segna l’inizio della sua carriera, ma comunque è emblematico.

Elon Musk, anzi la biografia di Elon Musk è utile soprattutto se si guarda alle difficoltà che ha dovuto affrontare e al modo in cui le ha affrontate. 

Valgano per tutti le vicende del 2008, quando l’imprenditore sudafricano ha dovuto fare i conti con una crisi spaventosa, che l’ha quasi gettato sul lastrico. Una crisi scoppiata per mille motivi, ma seguita all’inizio di alcuni progetti all’apparenza visionari, come Tesla (nata nel 2003) e SpaceX (nati nel 2002). 

Come ben saprete, Tesla è impegnata nella progettazione e produzione di auto elettriche; SpaceX è una compagnia aerospaziale. Non proprio due settori che, all’alba del XXI secoli, rappresentassero la scelta più ovvia. 

Elon Musk definisce tutt’ora il 2008 l’anno peggiore della sua vita, e ha dichiarato in passato di essersi dovuto indebitare per continuare a fare quello che faceva, se non addirittura per sopravvivere. La verità è che tanto Tesla quanto SpaceX dovevano ancora “carburare”, e a quella data non avevano portato i risultati sperati.

Il tempo gli ha comunque dato ragione, se si considera che oggi le due aziende vanno più che bene, giocano un ruolo da protagonista e addirittura SpaceX sta segnando nuovi standard nell’esplorazione spaziale.

Cosa insegnano agli investitori gli insuccessi di Elon Musk

Cosa ci insegnano gli insuccessi che Elon Musk ha dovuto fronteggiare nel 2008? Insegnano molto, ma in particolare tre cose.

Bisogna guardare al futuro. Elon Musk, dopo il trionfo di Paypal (fondata nel 1999) avrebbe potuto godere dei suoi successi e limitarsi a quel progetto. Ha deciso di andare oltre, di investire in altre idee. Lo ha fatto con i piedi ancorati al presente ma con lo sguardo al futuro. 

Quella di Elon Musk, insuccessi temporanei compresi, è una storia che parla della lungimiranza e della capacità di prevedere i trend del futuro. All’alba del Duemila, il concetto di “auto elettrica di massa” non era nemmeno in germe, dieci anni dopo era già realtà. Stesso discorso per la partecipazione dei privati all’esplorazione spaziale.

Allo stesso modo, gli investitori sono chiamati a proiettarsi nel futuro, soprattutto quando i loro investimenti sono a lungo termine. Agire in virtù delle condizioni del presente, e solo di quelle, potrebbe risultare controproducente.

L’esempio più estremo di questa dinamica riguarda il panic selling. Quando il mercato versa in una condizione di panic selling, la peggiore cosa che si può fare è seguire il presente, dunque vendere quando tutti vendono. 

Le perdite fanno parte del gioco. Elon Musk non ha mai pensato di gettare la spugna, nemmeno quando ha cominciato a subire perdite ingenti. Non ha mai derogato al suo ruolo di imprenditore-investitore. Probabilmente, sapeva che le perdite facevano parte del gioco.

Allo stesso modo, anche l’investitore deve considerare le perdite come fisiologiche, ovviamente fino a un certo punto. L’importante è saperle gestire.

Nella migliore delle ipotesi, almeno se si parla di un certo tipo di investimento, le perdite possono essere comprese all’interno di un sistema, in qualche modo controllate e regolate secondo il grado di sopportazione che caratterizza ciascuno.

Per guadagnare bisogna spendere. Una caratteristica di Elon Musk è la volontà di investire tutto ciò che poteva investire. Evidentemente sa che per guadagnare occorre spendere. Allo stesso modo, anche gli investitori devono essere consapevoli che non esiste rendimento senza un serio impegno economico.

Consigli agli investitori

Gli insegnamenti che Elon Musk con la sua biografia di insuccessi può impartire agli investitori rappresentano la minima parte di ciò che gli investitori dovrebbero sapere, per riuscire a gestire il proprio capitale in maniera proficua e lungimirante. Il consiglio è informarsi, studiare, formare un proprio bagaglio di conoscenze. 

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Rimane la necessità di farsi accompagnare nel percorso di investimento da esperti della materia, e che abbiano dimostrato la capacità di supportare investitori e risparmiatori. Io sono tra quei esperti. Nel corso degli anni ho aiutato tantissimi investitori a risparmiatori a far fruttare il proprio capitale, coerentemente con i loro obiettivi e le loro capacità di spesa. 

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