Investire a lungo termine è una buona idea? La domanda è più che giustificata, dal momento che l’orizzonte temporale è tra gli elementi che un investitore deve gestire per prima. In questi ultimi tempi sembra essere tornato di moda il lungo termine, favorito da un clima progressivamente più incerto.
Il lungo termine, però, non è solo un rifugio per sfuggire psicologicamente all’incertezza, è un approccio da prendere seriamente in considerazione. Per alcuni, è l’unico che merita di essere adottato da chi non ha grandi velleità (né le capacità) da speculatore.
Vale la pena, dunque, introdurre l’investimento a lungo termine e spiegare perché, ad oggi e per la stragrande maggioranza delle persone, rappresenti la scelta più consona.
Cosa significa investire a lungo termine
Dell’espressione investire a lungo termine le maggiori perplessità derivano dal concetto di lungo termine. A quanto equivale esattamente? Molti credono sia un concetto indefinito, un modo elegante indicare una scadenza lontana. In realtà, corrisponde a coordinate se non proprio precise, almeno capaci di inquadrare fenomeno.
In parole povere, un investimento è a lungo termine se ha un orizzonte temporale superiore a cinque anni. Dunque, qualsiasi prodotto di investimento che prevede una liquidazione ad almeno cinque anni dalla sua sottoscrizione può essere considerato a lungo termine. Va da sé che esistono prodotti che “durano” anche molto di più, pensiamo solo ai titoli di Stato, che possono anche essere trentennali.
Per completezza, specifico che per medio termine si intende un orizzonte temporale dai due ai cinque anni. Infine, per breve termine si intende un orizzonte temporale inferiore ai due anni.
4 motivi per affidarsi all’investimento a lungo termine
Perché investire a lungo termine? I motivi sono numerosi, ma reputo indicativi soprattutto quattro elementi, di cui uno di natura prettamente psicologica.
- Maggiore comfort. Per la precisione, comfort emotivo. A prescindere dal proprio grado di coinvolgimento “operativo”, sottoscrivere e liquidare investimenti a stretto giro causa stress, in quanto richiede un surplus di attenzioni, verifiche etc. Il lungo termine è comodo in quanto impone un minor numero di operazioni.
- Minori rischi. La questione è tecnica, sebbene sia soggetta a un’intensa variabilità, E’ ovvio che esistano prodotti più convenienti e prodotti meno convenienti, allorché a lungo termine. In linea di massima, però, il lungo termine permette di bypassare le fluttuazioni interne ai cicli, dovuti alle influenze esterne e poco prevedibili. Ciò diminuisce la probabilità di passare all’incasso proprio nel momento sbagliato, nel mezzo di una oscillazione o di un trend negativo.
- Ampia scelta di prodotti e asset. Può sembrare strano, ma solo alcuni asset sono “tarati” per l’investimento ultra-speculativo e a breve termine, mentre molti di più sono compatibili con investimenti di lungo termine. Dunque, la scelta è molto più ampia per chi adotta l’approccio lungo.
- Maggiore potenzialità di rendimento. Chi investe a lungo termine deve guardare al ciclo, non alle fluttuazioni del momento. Ora, il ciclo di un asset è molto più prevedibile o comunque gestibile delle tante oscillazioni che si susseguono giornalmente, settimanalmente, mensilmente etc. Da qui, la possibilità di generare rendimenti migliori, almeno in potenza.
Questo articolo è volutamente semplificatorio. Lo scopo è di dare una infarinatura generale, e comporre un quadro dei vantaggi strutturali e sistemici dell’investimento a lungo termine. La questione è più complessa, se vuoi investire a lungo termine e trarre un concreto beneficio.
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