Come investire per evitare di finire vittima delle proprie false credenze

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Purtroppo premetto che gli investimenti privi di rischio NON ESISTONO !

Molte persone sono cresciute con il falso mito che ad esempio i Titoli di Stato o i Buoni Postali o le Polizze assicurative sono tutte sicure. Mi spiace ma la Storia che vedremo oggi dimostra il contrario. Esistono invece rischi su ogni attività che dipendono da molti fattori. Non tutti gli Stati sono uguali,non tutte le compagnie assicurative sono uguali ,bisogna saper scegliere ed avere un piano finanziario.

Lo scopo di questo breve post è quello di mettere in guardia chiunque voglia investire con leggerezza in attività senza valutare i rischi annessi affidandosi in completa fiducia alle proprie false credenze.

Alla fine del Post elencherò i 5 punti essenziali a cui devi fare attenzione per tutelarti da fallimenti,truffe e crolli dei mercati finanziari per investire con successo .

5 False Credenze da cui devi difenderti

1) Gli Stati non possono fallire – I buoni del tesoro statali offrono rendimenti garantiti

Uno studio di Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff nel 2009, ha rilevato almeno 250 ‘fallimenti di Stato’ tra il 1.800 e l’inizio del 2000.Provo a fare un elenco di quelli più recenti.

Principali casi di fallimenti recenti

– Russia 1918-1998

Nel febbraio 1918 la Russia guidata da Lenin nazionalizzò tutto e ripudiò i debiti zaristi.Nell’agosto 1998 fallì per mancanza di liquidità . Il suo debito è stato ristrutturato nell’agosto 1999 e nel febbraio 2000.

– Germania 1919 -1931 -1945

Sembra incredibile ma l’inflessibile Germania è fallita per ben tre volte e malgrado le siano sempre state riservate condizioni di favore,come dilazionamenti a 30 anni e riduzione del 50% del debito. Non ha riservato alla Grecia le stesse condizioni di favore quando si è trattato di aiutarla. Ipocrisia teutonica.

– Grecia 2015
– Venezuela 2017
– Libano 2020

– Argentina : nel corso degli ultimi due secoli si è resa insolvente per ben 9 volte

1827- 1890 -1951 -1956 – 1982 – 1989

I casi che hanno impattato maggiormente sui risparmiatori italiani sono quelli recenti:

2001, il 26 dicembre, l’Argentina non ha onorato il pagamento di 93 miliardi USD a seguito della grave crisi economica di fine anni ’90 e del cambio fisso (1 peso = 1 USD) insostenibile.

2014, a seguito della rinegoziazione del debito partita nel 2005 scelse di non ristrutturare USD 1.5 miliardi

maggio 2020, a seguito della pandemia da Covid e della successiva grave recessione scelse di non pagare USD 500 milioni

I Titoli di Stato Italiani,alcuni chiarimenti

non sono mai falliti anche perché sono indirettamente garantiti dalla ricchezza delle Famiglie italiane. In caso di crisi lo Stato italiano si riserva di fare una bella Patrimoniale e di effettuare un bel prelievo forzoso sul tuo Conto Corrente come già avvenuto con il Governo Amato ed il Bollo Monti. Oppure in alternativa ci sono delle clausole le famose CACs (clausole azioni collettive) che possono azzerare gli interessi o ridurli e/o allungare la scadenza. Insomma di certo non c’è nulla!

2) Le Obbligazioni con rating eccellenti non possono fallire

 I casi illustri americani

– Lehman Brothers Holdings 15 settembre 2008

– Washington Mutual 26 settembre 2008

– WorldCom. 21 luglio 2002

– General Motors 1 giugno 2009

– Enron

– Conseco

– Chrysler

– Thornburg Mortgage

I casi illustri italiani

– Cirio

– Parmalat

3) Le Banche sono sicure e non possono fallire

I casi illustri americani ed europei

– Lehman Brothers Holdings 15 settembre 2008

– Washington Mutual 26 settembre 2008

SVB Silicon Valley Bank  – marzo 2023

Signature Bank – marzo 2023

– Credit Suisse – marzo 2023

il gigante svizzero troppo grosso per fallire in pratica viene salvato da UBS con soldi pubblici a garanzia per evitare una crisi sistemica planetaria.In questo caso ci hanno rimesso il 100% del capitale gli obbligazionisti detentori dei Bond convertibili AT1

I casi illustri italiani

Banco Ambrosiano ( 1982 )

– Cassa di Risparmio di Prato – 1987

– Cassa di Risparmio di Venezia – 1992

– Banco di Napoli – 1995

– Banca Popolare di Brescia – 1998

– Monte dei Paschi di Siena – 2008 / ancora non risolta

– Banca Carige – 2012

– Banca Etruria , Carichieti,

– Cassa di Risparmio di Ferrara 2015

– Veneto Banca e Banca popolare di Vicenza – 2017 

– Banca Popolare di Bari – 2019

Cosa accadrebbe ai tuoi soldi depositati sul conto corrente se la tua banca entrasse in crisi?

Anche qui esiste la falsa credenza che in caso di fallimento di una banca interviene sempre il “Fondo interbancario tutela depositi e prestiti “FITD per importi di giacenza sul C/C pari ad euro max 100K e che tale Fondo sia statale.

Innanzi tutto è un Fondo privato tra banche che si impegnano al reciproco soccorso e tale impegno prevede di versare ogni anno una cifra pari ad una percentuale stabilita nel regolamento del Fondo

…”Articolo 24 Dotazione finanziaria
1. Il Fondo costituisce entro il 3 luglio 2024 una dotazione finanziaria almeno pari allo 0,8% del totale dei depositi protetti risultanti al 31 dicembre dell’anno precedente, fino al raggiungimento del livello-obiettivo, esclusi i saldi temporanei elevati di cui all’art. 33, comma 16….” Fonte https://www.fitd.it/Pubblicazioni/Relazioni_annuali_FITD

…..”Al 31 dicembre 2021 la dotazione finanziaria si è commisurata a circa 2,2 miliardi di euro, al netto degli accantonamenti per impegni futuri, corrispondenti allo 0,31% dei depositi protetti….”Fonte https://www.fitd.it/Pubblicazioni/Relazioni_annuali_FITD

Quindi Teoricamente è vero che c’è questa garanzia,ma è più formale che sostanziale. Infatti la realtà è ben diversa, nel passato è vero che è intervenuto a coprire il default di alcuni istituti insolventi ma erano di piccole dimensioni! Immaginate se a fallire fosse una Banca di Medie o Grosse dimensioni. Cosa accadrebbe? Non ci sarebbero le risorse per coprire i depositi ecco perché è stata fatta la Legge europea sul Bail-In. Se ne vuoi sapere di più scarica la guida gratuita nel Club di Cultura Finanziaria

4) Le Assicurazioni non possono fallire ed offrono rendimenti garantiti

Le Polizze assicurative tradizionali (Ramo I) per offrire la cosiddetta sicurezza sono obbligate ad investire le attività in Gestione Separate ed avere le cosiddette “Riserve matematiche “ a garanzia di queste attività. Tali asset non sono altro che Titoli di Stato ed Obbligazioni. Se i tassi di interesse salgono repentinamente come nel 2022 si configura un problema di “minusvalenze latenti” in quanto i prezzi di tali asset subiscono delle forti perdite (tassi e prezzi dei corsi obbligazionari sono inversamente proporzionali). Oggi tale problema è molto impattante sui bilanci delle Compagnie assicurative ed addirittura può diventare un problema grave se i risparmiatori dovessero richiedere rimborsi contemporanei in massa come è avvenuto nel caso attuale di “Eurovita” recentemente commissariata per tutelare appunto i soliti malcapitati investitori. Da anni infatti le Compagnie assicurative hanno cercato in tutti i modi di far vendere ai propri clienti le vecchie polizze con rendimenti garantiti al 4%.Le Polizze moderne non garantiscono neppure più il capitale.

Ecco alcuni esempi di Fallimenti assicurativi italiani

– Compagnia meridionale in liquidazione dal 1981

– Tirrena in liquidazione dal 1993

– Alpi in liquidazione dal 1994

– Faro liquidazione 2011

– Eurovita commissariata nel gennaio 2023

5) Il mercato immobiliare è garanzia di solidità e rendimento certo!

Frase smentita dai numerosi casi in cui il mercato immobiliare ha subito forti perdite nella sua storia.

La differenza con il mercato quotato dei classici investimenti finanziari è che i prezzi non sono immediati ( non sono a quotazione giornaliera) ma dipendono dalle offerte e dalla congiuntura economica ed a volte i tempi di vendita arrivano fino ad un anno (poco liquidi). Inoltre possono subire i problemi derivanti da eventi catastrofici, eventi di degrado da quartiere e poi ci sono i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ci sono poi le tasse da rivalutazione catastale e anche sugli affitti, aggiungo il rischio di morosità da inquilini che non pagano gli affitti ed in molti casi non si riesce ad eseguire lo sfratto.

Tutti elementi che non possono non influire sul prezzo di vendita che può anche in questo caso portare a forti perdite.

Cito infine I Fondi immobiliari che a causa della scarsa liquidabilità e mal gestione hanno subito perdite catastrofiche per gli investitori come ad esempio il caso dei fondi delle Poste Invest Real Security e Obelisco .

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In molti di questi fallimenti eccellenti i malaugurati investitori ci hanno lasciato le penne ed hanno visto sfumarsi i risparmi di una vita.

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La ricetta in 5 punti per tutelare i tuoi soldi

1) Ogni asset finanziario anche quello che viene spacciato per sicuro ha il suo grado di rischio,lo insegna la storia recente e passata come ti ho dimostrato oggi. Informati e presta la giusta attenzione a ciò che fai.

2) Non devi investire con leggerezza pensando che lo Stato ti restituisca i soldi in caso di problemi o che qualche associazione a tutela dei consumatori prenda le tue difese. Quando i soldi sono persi puoi anche fare causa ma non è detto che poi ti verrà restituito il capitale investito.

3) La miglior protezione del tuo capitale è la Cultura Finanziaria. Per migliorarla vieni a trovarmi sul mio Blog e scarica le risorse gratuite per evitare perdite inutili e banali.

4) Una regola fondamentale per evitare brutte sorprese è diversificare gli investimenti per tipologia in modo da abbattere il rischio.

5) Affidati ad un professionista di provata esperienza iscritto all’Albo professionale dei consulenti finanziari. La cosa più importante è farsi aiutare nell’elaborazione di un Piano Finanziario su misura per le tue esigenze ed obiettivi di vita concreti ed in questo posso aiutarti. Serve però DISCIPLINA e TEMPO per ottenere risultati.

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